Leggimi subito, leggimi forte. Non è mai troppo presto per iniziare a leggere

Leggimi subito, leggimi forte

“Leggimi subito, leggimi forte” – Clicca sull’immagine per vedere la locandina

E’ dimostrato che leggere ad alta voce fin dai primi mesi di vita ha una molteplicità di effetti positivi sullo sviluppo cognitivo del bambino. Attraverso la relazione con i genitori e più in generale con gli adulti di riferimento, l’esperienza della lettura produce benefici che si protraggono nel tempo. Daniel Pennac lo ha efficacemente spiegato nel suo celebre saggio “Come un romanzo”: il piacere per la lettura si succhia col latte e la possibilità di associare la lettura ad un’esperienza di intimità e di incanto realizzata con i propri genitori piuttosto che a una costrizione, è uno dei moventi per diventare amanti fedeli della lettura.

Uno dei tanti benefici della lettura precoce, evidenziati dagli esperti,  è la capacità di sviluppare nel bambino l’abitudine all’ascolto e all’attenzione. Attitudini, queste, che nelle nuove generazioni risultano molto compromesse a causa dell’esposizione ai ritmi incalzanti delle immagini televisive e dell’uso scorretto e massiccio di internet favorito da smartphone e tablet. Si resta davvero impressionati di fronte alle difficoltà che gli insegnanti lamentano rispetto a questo fenomeno. La maggior parte degli alunni del primo anno delle scuole superiori infatti non riesce a concentrarsi su una lezione o un argomento oltre un certo limite di tempo che in passato era considerato del tutto normale. Fatto, questo, che li costringe ad apprendere e adottare complicate strategie finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo minimo di tenere desta l’attenzione degli studenti. Dunque, tanto più si riuscirà a calamitare oggi l’attenzione di un bambino con una bella storia tanto più si rinforzerà la sua capacità di concentrazione.

La consapevolezza dell’importanza della lettura per i bambini, anche piccolissimi, è al centro delle iniziative che si svolgono in molte biblioteche di pubblica lettura e nella biblioteca comunale di Sestu in particolare. Si segnala a questo proposito l’incontro che si terrà lunedì 23 febbraio, alle ore 17, presso la stessa biblioteca, intitolato “Leggimi subito, Leggimi forte. Non è mai troppo presto per iniziare a leggere”. L’iniziativa è rivolta ai genitori, agli educatori e agli insegnanti. Interverranno Franco Dessì, pediatra, e Francesca Succu, bibliotecaria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 070-260551.

S. M.

Mia figlia andrà alle medie!!

Pubblichiamo molto volentieri la riflessione di Marina sul ruolo che le insegnanti della scuola pubblica di Sestu hanno nella formazione e nello sviluppo affettivo e psicologico dei nostri figli. Il passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie è spesso un momento in cui questo genere di riflessioni si impone e quasi sempre a muoverlo è un senso di profonda gratitudine.

GaiaPoco tempo fa, “perdendo tempo” come qualche volta mi capita su facebook, mi sono imbattuta nella lettera che Abramo Lincoln scrisse al maestro di suo figlio. Inevitabile è stata la riflessione sul ruolo della scuola e dei maestri e di quanto questi abbiano inciso sulla vita dei miei bambini (su di me i danni son fatti, dunque inutile perdere tempo a rifletterci!!). I miei bambini sono stati scolarizzati dall’età di 6 mesi. Una scelta obbligata, ma forse (anche se non lo ricorderanno!), quella dell’asilo nido, è stata l’esperienza più bella della loro vita. Esperienze di colori, sapori, amicizie, coccole. Bella esperienza anche per noi genitori che, guidati dalle maestre e da una pedagogista, ci siamo evitati mille errori. Poi per Gaia, dopo un’altra esperienza straordinaria alla scuola materna (con Lisa e Dolores), l’arrivo alle elementari. Faticosissimo, inizialmente, il tempo pieno: molto mattiniera, ma già nel primo pomeriggio non capiva più nulla. Mille cose da imparare, tanti compagni nuovi da conoscere. In questi 5 anni Gaia ha viaggiato guidata da Erica e Laura. Assieme ai suoi splendidi compagni ha attraversato lo spazio e il tempo. Ha conosciuto eroi, imperatori e ribelli, percorso oceani e fiumi, scalato montagne e solcato mari. Ha imparato a contare e a giocare con le figure (calcolo della superfici laterali? ma che diavolo era?). Ha scoperto le meraviglie del corpo umano e la magia della scienza. Ma questo viaggio è stato molto più di tutto questo. Sorprendente per lei è stato scoprire se stessa e le sue capacità, realizzare che tutto si affronta e che poi si esce più forti di prima. Perché, anche quando le doppie e le acca sembrano un’incubo, quando i conti non tornano o le parole non escono come dovrebbero, nessuno ha mai dubitato di lei e del suo valore. Mai, da parte delle sue guide, ha sentito una parola fuori luogo che potesse crearle un disagio. Sempre le sono state d’aiuto. Presenti nelle difficoltà con incoraggiamenti continui, ogni giorno, in tutti questi 5 anni. Ma queste due infaticabili guide non si sono fermate qui. Col gioco delle regole e della convivenza hanno fatto scoprire a tutti i compagni di viaggio che pur essendo diversi (alcuni timidi, altri vivaci, dalla battuta facile…) erano allo stesso modo unici e importanti. Grazie a loro i nostri bambini hanno capito quanto sia bello far parte di un gruppo.

Se non avessi avuto, qualche anno dopo, un’esperienza negativa col mio secondogenito, forse non mi sarei mai soffermata a riflettere su quanto prezioso e importante sia stato invece il percorso fatto da Gaia. Ma l’ho avuta, questa esperienza, per cui, maestre Erica e Laura, non posso che dirvi: grazie di cuore!

Marina Pisu